“Nessuna stangata sui libri scolastici”: lo dichiara Guido Ciarla, Presidente del SIL

“Nessuna stangata sui libri scolastici”: lo dichiara Guido Ciarla, Presidente del SIL, Sindacato Italiano Librai della Confesercenti Roma e Lazio a pochi giorni dalla partenza del nuovo anno scolastico
Il Presidente del SIL e Vice Presidente nazionale, Guido Ciarla, denuncia la campagna di disinformazione sui libri di testo veicolata sui mezzi di comunicazione.
Non ci risultano gli aumenti dei prezzi come riportato da molte testate e sui social, addirittura nell’ordine del 15% per i libri scolastici, così come dei prezzi di zaini scolastici, fino a 200 euro sottolinea il SIL Roma e Lazio.
”Negli ultimi giorni, precisa Guido Ciarla, sono state diffuse notizie riguardo al costo dei libri e delle dotazioni per l’inizio dell’anno scolastico come zaini astucci e diari molto lontane dalle realtà: si parla di aumenti quantificabili nel 15%, quando gli aumenti si collocano dall’ 1,5% al 3,5 basta confrontare il prezzo dei testi presenti nei cataloghi degli editori sia nel 2023 che nel 2024 per riscontrare l’effettivo ed eventuale aumento del prezzo dei libri di testo. Per la cartoleria l’aumento è di circa il 4% principalmente su alcuni articoli griffati. Si possono trovare zaini e astucci di tutti i prezzi così come per diari e altre cose di cancelleria”.
Dunque nessuna stangata sulle famiglie come si vuole rappresentare.
“Si tratta di notizie che in questi ultimi anni vengono diffuse in coincidenza con la riapertura dell’anno scolastico, che destano un certo allarme nelle famiglie e che rischiano, prosegue il Presidente, di fare il “gioco” dei grandi gruppi di distribuzione organizzata, che utilizzano questa opportunità per promuovere la vendita di altri prodotti esitati da questi grandi store, alimentari e non, in danno delle librerie indipendenti e di quartiere impegnate anche quest’anno in tutto il territorio a garantire la fornitura dei libri di testo”.
“Spesso accade che i Libri che non arrivino nei supermercati e poi tocca a noi, librerie, trovarli e fare da tappabuchi, anche nel caso di liste di libri sbagliate, che sempre si vedono ogni anno e ovunque e che senza il nostro supporto e capacità non arriverebbero i testi corretti”.
Il Sil Confesercenti di Roma e Lazio, unitariamente, ha rinnovato e sottoscritto con il Comune di Roma una Procedura, che resterà in vigore per un triennio, in cui circa 120 librerie della Capitale sono impegnate nell’assicurare la fornitura dei libri di testo sia tramite le cedole librarie, che i buoni libro per le famiglie a più basso reddito. Anche nel territorio della Città Metropolitana di Roma e nei Comuni del Lazio le nostre librerie sono impegnate nell’offrire questo importante servizio alle famiglie.
Ricordiamo, precisa il SIL Confesercenti di Roma e Lazio, che sui libri vi è un prezzo di copertina imposto dall’editore mentre il margine per un libraio si riduce sempre più, il tutto mentre lievitano i costi di gestione delle librerie.
Attualmente sui libri di testo il margine per gli operatori è arrivato ad attestarsi a poco più del 10% mentre una norma nazionale addirittura consente di poter scontare il prezzo finale fino al 15%. Il che significa che un libraio, se dovesse applicare questa scontistica, dovrebbe lavorare sottocosto.
Il Sil Confesercenti Roma e Lazio ricorda che le Librerie sono dei presidi culturali, di incontro che tengono vivi quartieri, paesi e città.
La nostra richiesta su scala regionale è quella di ascoltare le nostre esigenze e di darci modo di creare incontri strutturali con le istituzioni per la scolastica e più in generale per le necessità della categoria.
Ancor di più ravvisiamo la necessità, che da anni denunciamo, di modificare la legge sulla scolastica come fu fatto in passato per la varia, andando a mettere un limite agli sconti perché si tratta in molti casi di sottocosto che attua la grande distribuzione, dando, invece, maggiori incentivi alle famiglie per permettere l’accesso allo studio senza gravare ancor più sulle tasche dei cittadini.
“Serve un tavolo permanente di confronto con il Governo, sottolinea Ciarla, per andare a rivedere l’intero sistema legato alla distribuzione dei testi scolastici che vada nella direzione della correttezza. Non possiamo più attendere se si vuole salvare una categoria come la nostra e soprattutto dare certezza di accesso allo studio per le famiglie e dare certezza di trovare i libri di testo perché, come denunciamo da anni, più si va avanti e meno sarà facile trovare i testi in questo sistema di distribuzione.”