Nell’area dell’antico ghetto, nel cuore di Roma, dal 6 all’8 aprile 2022 si svolgerà la prima edizione del Festival del Carciofo Romanesco.
La manifestazione che intende rilanciare il turismo agroalimentare e il settore della ristorazione attraverso la cultura e l’identità in un piatto. Menù originali creati per l’occasione nei 12 ristoranti che aderiscono all’iniziativa, al Portico d’Ottavia, per gustare il carciofo, tra ricette tradizionali e rivisitazioni.
Nel cuore del quartiere ebraico, il primo festival del carciofo romanesco, rappresenta una tre giorni all’insegna dell’ortaggio simbolo della tavola romana, in un contesto in cui il territorio è culla di tradizione e sapori. Un evento che vuole contribuire a rilanciare l’economia della ristorazione, coniugando aspetti salutari, riscoprendo ricette e antica cultura culinaria.
Si parte mercoledì 6 aprile alle ore 11.00, al Portoco d’Ottavia la manifestazione presenta diversi significati legati a questa icona gastronomica: il carciofo, infatti, è un prodotto del territorio laziale che viene così valorizzato e riscoperto ma è anche un ingrediente fondamentale della tradizione culinaria romana e giudaico romanesca, che ne hanno declinato l’uso in numerose ricette famose in tutto il mondo, ma il carciofo è anche un alimento cardine della dieta mediterranea, base di un corretto stile di vita.
“Sono molto orgoglioso di questa manifestazione promossa da Confesercenti Roma e Lazio, in quanto credo sia molto importante valorizzare le eccellenze del nostro territorio, i prodotti di qualità e le professionalità degli operatori del settore della ristorazione” sottolinea il presidente di Confesercenti Roma e Lazio, Valter Giammaria.
“Riscoprire le nostre tradizioni culinarie, le ricette e i prodotti del territorio, anche riproponendole in chiave moderna e innovativa, è un’opportunità che gli imprenditori devono cogliere per rilanciare le attività di ristorazione: cultura e storia antica di generazioni soprattutto in seguito a quanto vissuto a causa della pandemia” evidenzia Claudio Pica Presidente Fiepet Confesercenti Roma e il Lazio.
“Questo festival si distingue da altre fiere legate all’ortaggio in quanto si svolge all’insegna della degustazione nelle diverse varianti in cui il carciofo può essere proposto” commenta Angelo Di Porto, Vice Presidente Fiepet Roma e Lazio, che aggiunge, “il valore aggiunto di questo festival è nel luogo stesso dove si svolge, il quartiere ebraico nel cuore di Roma laddove le ricette del carciofo alla romana e alla giudia sono nate e si conservano attraverso tradizioni secolari tramandate di generazione in generazione”.
Il festival del carciofo romanesco è stato promosso da Confesercenti Roma e Lazio, sponsorizzato dal CAR, centro agroalimentare di Roma, con il contributo della Camera di Commercio di Roma - Azienda speciale Agro camera e con il patrocinio del Comune di Roma, Assessorato all’agricoltura e ambiente, del Municipio Roma 1 Centro, della Regione Lazio e della Coldiretti Lazio.
Al convegno di presentazione dell’evento, svoltosi nella prestigioso palazzo Costaguti, sede dell'ateneo Universitas Mercatorum, erano presenti, oltre i massimi esponenti della Confesercenti di Roma e del Lazio e della Fiepet di Roma, il Rettore Universitas Mercatorum, Giovanni Cannata, i professori Aurora Cavallo, Francesco Maria Olivieri, Giovannangelo Oriani, dell'università; Il Vice Presidente della Regione Lazio, Daniele Leodori; l’Assessore all’agricoltura e ambiente del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi; l’Assessore al turismo, Alessandro Onorato; il Presidente della Coldiretti del Lazio, David Granieri; la Presidente del 1 Municipio di Roma Centro, Lorenza Bonaccorsi; l’Amministratore Delegato del CAR, Massimo Pallottini; il Presidente dell’Arsial, Mario Ciarla; la Segretaria della Società Italiana Scienza Alimentazione, Silvia Migliaccio. Il compito di moderare il confronto è stato affidato al noto autore e conduttore Radio Rai, Daniel Della Seta.